Il tecnico padovano, scomparso ieri a 86 anni, ha lasciato un segno indelebile nel mondo dell'atletica ma anche del rugby

Un grave lutto ha colpito l’atletica veneta e in particolare la grande famiglia del Cus Padova: ieri è mancato Felicino Santangelo, per tutti Felix, tecnico di lunghissima milizia (ottenne il primo patentino a Formia nel 1964). Una presenza costante sui campi di gara per oltre sessant’anni, anche in veste di componente della struttura tecnica regionale della Fidal.   

Classe 1938, Felicino ha lasciato un segno indelebile nel mondo dell’atletica, allenando generazioni di mezzofondisti, ma anche in quello del rugby, dov’è stato preparatore atletico prima del Cus Padova, poi del Petrarca e, nella seconda metà degli anni ’80, anche della Nazionale. Numerosi pure i riconoscimenti ricevuti: la Stella d’argento al merito sportivo del Coni, nel 2009, e poi le Palme della federazione di atletica, di 1°, 2° e 3° grado.  

“Felicino è stata la prima persona che ho incontrato il primo giorno in cui sono entrato al Cus Padova”, le parole del presidente Francesco Uguagliati. “È stato anche il mio primo allenatore e per tanti anni ha fatto parte in modo profondo della mia vita. Ci mancherà”.

Felix fece i primi passi da allenatore affiancando il goriziano Giordano Cumar, allenatore di Salvatore Morale, all’epoca primatista mondiale dei 400 ostacoli e medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Tokyo ’64.

Da lì un incredibile e ininterrotto percorso che l’ha portato ad allenare anche l’olimpionica Gabriella Dorio, seguita nel periodo finale della carriera. E poi altri mezzofondisti di livello azzurro come Modesto Bonan e Ornella Benetti. Anche se – come annota il sito del Cus Padova nel dare la notizia della sua scomparsa – “al di là dei successi, il più grande e significativo pregio riconosciuto da tutti a Felix era la sua capacità di dedicarsi con le medesime energie e attenzioni a qualsiasi atleta decidesse di affidarsi a lui”.

Ai famigliari di Felicino Santangelo vanno le più sentite condoglianze da parte dell’intero mondo dell’atletica.